ALIMENTAZIONE PERSONALIZZATA

 

alimentazione personalizzata

 

 

 

Dieta è una parola che deriva dal latino e a sua volta dal greco e che significa,  «modo di vivere». Nel linguaggio comune è “legata” al concetto di “dimagrimento”.

In realtà, se non ci sono patologie sottostanti, l’essere in sovrappeso o in stato di obesità, il più delle volte, è legato al modo di vivere.

Ogni individuo è una persona, un organismo a sé stante, e come tale, ha una sua identità fisiologica. C’è sì una base comune a tutti, ma ciascuno è un essere vivente unico ed irripetibile e, come tale, ha un suo mondo interiore.  Anche il metabolismo fa parte di questa identità.

Il modo in cui ci si alimenta influenza il nostro ambiente interiore, il sistema immunitario, la nostra mente, il nostro emotivo, …., l’intero sistema uomo. L’alimentazione, cioè accende o spegne i geni, sia quelli buoni che quelli cattivi.  Attraverso l’alimentazione si possono fare lavori preventivi e curativi.

Ci sono evidenze cliniche e studi i quali indicano che alimentarsi in modo corretto vuol dire avere una qualità di vita migliore e più lunga.

Questo è ciò che si applica quotidianamente: il ricercare il modo di alimentarsi personale per  ciascun individuo.

Quindi per ciascuna situazione clinica si personalizzerà lo schema alimentare in base alla persona ed alla patologia sottostante, sia che questa  sia di ordine fisico che  emotivo.

Così pure, se si desidera prescrivere una dieta dimagrante,  la cosa migliore è personalizzare il programma di dimagrimento. Quando una persona ha necessità di perdere peso,  la si sottopone a diversi test, attraverso i quali si  valuta la situazione fisio-patologica dell'organismo. Inoltre si considerano eventuali campi di disturbo alimentare e se, durante l’anamnesi si riscontrano blocchi psicovegetativi, si effettuano dei test supplettivi per valutare eventuali  impasse  anche nella sfera emotiva.

In base ai responsi, si imposta un lavoro altamente  personalizzato che va ad agire sui circuiti che sono più carenti sostenendoli , creando invece nei circuiti più attivi una riduzione, inducendo, nel complesso, una modulazione del sistema che possa rientrare in ritmo.

Le metodiche possono essere diverse, ma sempre nel rispetto dell’armonia del sistema-uomo.